Secoli fa, un antico regno stava affrontando una crisi nazionale.
La siccità aveva già distrutto ciò che restava dei raccolti e, con le riserve ormai quasi esaurite, il paese era sull’orlo di una carestia.
Il re convocò i suoi consiglieri più fidati per una riunione, durante la quale tutti espressero il loro senso di sconfitta, ad eccezione di un anziano membro del consiglio, che chiese un’udienza privata con il sovrano.
L’anziano allora gli suggerì di cercare il consiglio di una coppia di vecchi coniugi che vivevano sulla vetta della montagna più alta del regno, noti tra i villaggi locali per la loro devozione e saggezza. ‘Matar’ deriva dall’arabo (al-sa’d ul-matar), che significa “la stella fortunata della pioggia” — nome dato alla stella Eta Pegasi secoli fa dagli astronomi musulmani.
Il flacone Matar è sormontato da un topazio turchese, simbolo di realizzazione di sé e lungimiranza.