Fu un giorno oscuro nella vita del re quando ricevette la notizia che l’ultima depressione economica, che aveva già causato grande dolore al suo defunto padre prima della sua morte, aveva esaurito gran parte del tesoro del regno. Incapace di trovare una soluzione a questa crisi, il giovane re convocò tutti gli altri sovrani vicini per una riunione del consiglio supremo. Il giorno dell’incontro, dopo che tutte le processioni reali furono finalmente concluse e il re stava per tenere il suo discorso di benvenuto, fu bruscamente interrotto dal più anziano dei re ospiti, al quale il giovane padrone di casa con grazia concesse la parola. “Sagira” deriva dall’arabo (as-sahaba as-saghirah), che significa “la piccola nube” — nome con cui gli astronomi musulmani chiamarono secoli fa la galassia di Andromeda. Nella fragranza Sagira, la statua è coronata da un diamante: la pietra più bella e resistente, simbolo di fiducia in sé stessi, forza di volontà e carattere.